Dopo tanta attesa finalmente è apparsa nel negozio del mio concessionario KTM a Dicembre 2009 e ho deciso che lei sarebbe stata la moto con cui affrontare il viaggio a Capo Nord. L’unica vera enduro rimasta nel panorama delle cosiddette scrambler.
Caratteristica per la sua ruota anteriore da 21”, che ormai è scomparsa da tutte quelle moto che potrebbero rientrare nella suddetta categoria, e per il motore bicilindrico a V di 75°. Immatricolata dal primo e unico proprietario prima di me nel 2004, al suo attivo contava già 60000 Km. e a distanza di un anno dall’acquisto ne ho già percorsi altri 14000. Il banco di prova sono state le vacanze 2010 in giro per l’Italia ma anche il tragitto di tutti i giorni casa – lavoro.
Quando entri nel mondo KTM rimani avvolto in un piacevole senso di appartenenza. E’ una delle pochissime case che, oltre a garantire un’assistenza fatta da persone che hanno la passione della moto nel sangue, ti offre tutti gli accessori, anche i più impensabili, per te, per la moto e per il tempo libero.
Chi me l’ha venduta mi ha detto: ”Vedrai che con questa ci fai almeno altri 60000 Km. prima di mettere le mani sul motore”. Non avevo motivi per dubitare di quello che mi stavano dicendo e così mi sono fidato anche perché per come mi hanno parlato del precedente proprietario, forse lui è ancora più matto di me per le moto.
Certo, è stato necessario fare delle sostituzioni di pezzi usurati, come i dischi anteriori dei freni, le pasticche, la frizione e pneumatici, ma per il resto tutto quello che ci ho montato è stato un po’ per sfizio e un po’ per necessità. E quindi, i paraserbatoi, una sella nuova, i telai per il bauletto centrale e le borse laterali. Ma la cosa che ha fatto la differenza sono i due terminali Akrapovic, anche questi comprati usati ma perfetti come se fossero appena usciti dalla scatola, con il vantaggio di 13 Kg. di peso complessivo in meno sulla moto.
E’ una moto che incute un po’ di timore per le sue dimensioni “generose”, soprattutto nella parte anteriore, con il doppio serbatoio, unico a vedersi, che fa il pieno con 23L. di carburante. Anche se si è di corporatura forte e di un centimetro sopra il metro e 80 di altezza, non si riesce a spianare completamente il piede a terra quando si è in sella da soli.
Nelle prime uscite ho subito apprezzato le caratteristiche del telaio e del motore e la KTM certo non lesina nei componenti utilizzati nella ciclistica. Nonostante gli steli della forcella anteriore siano lunghi come le zampe di una giraffa, trasmettono sicurezza e insieme agli ammortizzatori anteriori e posteriori pluriregolabili ti danno la completa percezione di quello che sta accadendo sotto la ruota. E questo è niente, perché quando potresti pensare che con un mezzo così ti perdi il gusto della piega, ecco lì che su un percorso di montagna l’Adventure ti sorprende un’altra volta.
Rimane sicura e precisa nelle traiettorie come se fosse su un binario, nonostante la gommatura tutt’altro che da stradale pura. E poi c’è il motore che con i suoi quasi 100 CV. ti tira fuori dalle curve con una prontezza incredibile. Il bello ma “antico” della 950 Adventure è che porta con se ancora i carburatori che non sanno cosa voglia dire l’effetto ON/OFF.
Un anno fa l’ho comprata con l’idea di affrontare il viaggio a Capo Nord e rivenderla al ritorno, ma oggi mi chiedo se mai riuscirò a liberarmi di una moto così dopo che ha già fatto breccia nel mio cuore di motociclista.
Ne ho comprata una uguale a questa 3 mesi fa, incredibile e bellissima sono sicuro che non te ne liberi cosi’ facilmente.
Ciao Steve,
l’Adventure 950 è una moto dalla ciclistica eccezionale e dal motore infaticabile. Se hai avuto modo di seguire lo svolgimento del viaggio avrai letto di qualche intoppo occorso alla KTMmona ma nulla che possa dissuadermi dal credere che sia l’unica vera grande enduro rimasta in circolazione. Sarà ancora con me il prossimo anno in un tour delle Dolomiti.
Ehilà mitico David! Non ci vediamo da 18 anni ma sei in grande spolvero vedo. Allora meglio il KTM o il Benellone 250 (grigio)? Che avventura fantastica deve essere stato il tuo tour. Non c’è niente da fare, maghi si nasce…..Un abbraccio e spero di incontrarti presto.