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E’ passato un anno esatto dall’11 Giugno 2011, giorno in cui siamo partiti alla volta di Capo Nord. Durante questo anno non so più quante volte mi è capitato di riparlare di quello che per me è stato il viaggio dei viaggi.
Appena rientrato sei “assalito” da amici, parenti e colleghi che ti chiedono come sia andata, le foto, i filmati e i racconti di quello che hai vissuto e visto. Appena rientrato, ogni volta che incontri qualcuno che ti chiede come è stato, ricominci a raccontare la tua storia, le tue emozioni e nonostante la cosa si ripeta tante volte, ma tante volte, rivivi il viaggio, che si forgia dentro il tuo animo contribuendo a renderlo indelebile.
Durante questo anno non so più quante volte ho riguardato le foto ritrovando dentro di me ogni singola emozione provata. Per alcuni mesi dopo il ritorno, anche se la routine della vita quotidiana tentava di risucchiarmi dentro il suo vortice, mi sentivo come se stessi camminando a due palmi da terra. La mente era preda dell’emozione di quell’avventura, sai che prima o poi quell’effetto così forte si affievolirà ma nel frattempo te lo godi come quando rimani piacevolmente “avvolto” dentro un paio di bicchieri di un buon vino.
Durante questo anno abbiamo pensato ad altri progetti, difficili da realizzare visto il momento che attraversa il Paese e nostro malgrado anche noi. Ma la voglia di viaggiare in moto è sempre la stessa se non di più e queste poche righe vogliono essere un pensiero rivolto al “compleanno” del nostro viaggio a Capo Nord.
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Non spegneremo candeline per la torta virtuale, farcita di ricordi sotto forma di fotografie e racconti che ancora oggi andiamo a distribuire sentendoci come messia del turismo in moto.
La situazione è dura, ci dicono in tv, e lo constatiamo in busta paga…
Per ora moto impegnate nel turismo breve raggio e testa impigliata in chissà che incorcio di meridiani e paralleli sulla carta geografica.
“quelli di Caponord”, é un po’ così che ci sentiamo, anche grazie a voi, ovviamente.
Spiace che la scrittura, per quanto colorata e precisa, non sappia trasportare la traccia che quei km hanno lasciato dentro guno di noi 4.
Piace, invece, che speriamo a breve, ci ricordere anche come “quelli che dopo Caponord sono stati a ….”
anche se “a…” non sappiamo ancora ne dove ne quando sia.
Massimo
p.s. David, aggiungeresti una foto di noi 4 sotto al globo?