Questo articolo è stato letto: 2215 volte !
Kristiansand – Kolding
Visualizzazione ingrandita della mappa
Nell’attesa, domani, di raccontare in breve la tappa di oggi, apro la stesura di questo nuovo capitolo dell’ Odissea con gli auguri ad uno dei nostri Fan con la f maiuscola. Oggi compie gli anni il mitico signor Mario Manolio, il papò di Vittoria.
A presto Sòr Mario….
Massimo, Emanuela, David e, ovviamente, Vittoria.
La tappa fa notizia per l’allontanamento fortemente necessario dalla Norvegia ed il suo labirinto di strade pericolose. Credo sia possibile definire la Norvgia il peggior paese visto in termini di infrastrutture stradali e manutenzione. Addirittura dietro, a parer mio, a Thailandia e Malesia il che, è tutto dire.
La mattinata si articola fra colazione e preghiere ad ogni Dio per evitare il maltempo. Lasciamo la carinissima ma inesplorata Kristiansand per dirigerci all’imbarco.
La notte è stata funestata, oltre che dal forno acceso, dal phon bollente e dalla asciugatrice in funzione, dalle grida dei gabbiani che nidificano sul tetto di fronte all’appartamento affittato.
Non una fionda per tirar loro contro….non mene vogliano gli animalisti, ma sentirli gridare fino ale 2 di notte mentre danno da mangiare ai loro piccoli, doo 400 km di pioggia e tempesta di sabia mettrebbe a dura prova anche la pazienza di Ghandi.
Poco da dire della tappa se non che le operazioni di imbarco sono state lunghe ma che la nave (fjordline express) era veramente stabile e eloce. 2 ore e 15 minuti per sbarcare in Danimarca.
Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con una motociclista inglese, in viaggio da sola. Al punto d imbarco eravmao intenti a rimarginare le ferite del giorno prima, a ripulire quindi alla meglio le moto dalla sabbia che sta corrodendo anche i telai delle borse laterali. Lei intenta in operazioni più o meno simili, anche lei di ritorno a casa. Temeraria, solitaria, organizzata ma un po arruffona con attrezzature approssimative ed una moto artigianalmente allestita.
Da subito la situazione migliora e riusciamo, grazie alle strade finalemnte degne di questo nome, a bucare la piccola perturbazione che ci si para davanti agli occhi: dentro di gas, limiti a 130 km/h e lasciamo alle spalle la pioggia che torna nuovamente a farci visita più avanti.
Tappa tutto sommato faticosa visto che giungiamo in hotel molto tardi.
Hotel carino, immerso nel più grosso centro sportivo della Danimarca.
Ci siamo noi 4 ed una squadra della nazionale Danese. CI ostiniamo a non chiedere che sport pratichino fino alla partenza. Miloni di supposizioni, nessuna certezza, ancora ora, il dubbio.
Conquistiamo una pizza con tanto di cartone su cui campeggia bandiera tricolore italiana..Pizzeria in chiusura gestita da un ,ibanese che ci racconta di esere ingegnere civile in esilio, per lavoro, lì in Danimarca dove si è riscoperto pizzaiolo. Ci tiene a fare la pizza per veri italiani, ci tiene a dirci degli ingredienti freschi ed a stendere la pizza in aria, come i veri pizzaioli. L’emozione lo tradisce davanti ai nostri implacabili, per la fame, sguardi indagatori.
Facciamo finta di nulla e lui è felice. E’ come se avesse svoltato la serata: sul serio gli ridono gli occhi e la sua professiona, da ripieg che doveva essere, pare inspiegabilmente ripagarlo di un tratto. Nel retro il nipote, lì curioso, ad imparare per gioco un mestiere che ha fato il giro del mondo.
Qualche consiglio sui condimenti visto che il tipo ci da dentro di aglio e kebab sulle pizze…
Strada di ritorno fatta di corsa per evitare che la pizza raffreddi e siamo in hotel nella sala, a mangiare affamti come profughi. La squadra nazionale siede ai tavoli ed attende il segnale del coach che da il via per alzarsi e prendere da mangiare.
Una disciplna sportiva invidiabile, soprattutto nel momento in cui il vapore ed il profumo delle nostre pizze li invadeva dal tavolo vicino.
Hotel sportivissimo, noi in qualche modo atleti..della forchetta! Anzi no, il motociclismo è uno sport, no?
Massimo
Questo articolo è stato letto: 2215 volte !
Ciao ragazzi!!!
Ulisse prima di ritornare ad Itaca dovette affrontare un sacco di guai, pertanto è sempre più azzeccatto il paralleleismo con voi!!
Non so immaginare come vi sentite stanchi dopo questa tappa, spero che per i prossimi giorni il tempo sia clemente e che riusciate a tornare a Caput Mundi qualche giorno prima per aver riposo mentale e fisico!
Forza e coraggio!
Alla prox tappa.
Valentina
Sempre gagliardi e tosti !
Un abbraccio.
Aprite le braccia per accoglierci amici cari…non vediamo l’ora.
buongiorno spero che oggi vada tutto per il meglio……….
Per i problemi elettrici, anche se forse ci avete già guardato, la mia moto fa le bizze con le luci e le frecce per colpa dei comandi sul manubrio (ovviamente perche è vecchia) ma nel vostro caso l’acqua e la sabbia potrebbero aver grippato/ossidato qualche cosina………….
Saluto gian
ciao . Sono felice tu ci stia seguendo.
Grazie dei consigli. Si, abbiamo guardato…non ti dico la sabbia cosa sta facendo. COrrosione anche dei telai borse laterali.
Stiamo tirando avanti così. Vediamo un po’. A più tardi
ammazza rega’ che sfiga…..speriamo che la natura sia piu’ clemente con voi ,……..
1 abbraccio a tutti
Er Tu’
daje tullio!
Tiriamo avanto anche se è diffcioe sul serio. Tifa per noi !
attendo il racconto e mi accodo agli auguri
ciao Fabio, piacere di leggerti.
Quante difficoltà in qusta avventura…
Come vanno le cose al giornale?
bene bene ma senza di te e’ dura
ed eccomi che torno no?
La gente in strada scruta le felpe…..
Ormai partiremo con le gigantografie e gadget vari…
Carissimi, mi spiace non essermi fatto vivo alla partenza, ma vi sto seguendo tramite il blog!!! mi devo portare in paro con i post vecchi, ma prometto di farlo questo week
per quando tornate anche io ho una news, a presto!!!! un abbraccio!!!
immagino la tua news. Intanto grazie per essere qui con noi, anche e in ritardo.
A presto…magari appena rientriamo fatti sentire e ci vediamo con moooooooolto piacere